sabato 9 agosto 2014

Reinventarsi durante la crisi

INTERNET TI OPPRIME E TI STANCA?

Potrebbe dipendere dall'uso o abuso che ne fai, una modalità di utilizzo che non produce nessun beneficio e che ti ruba tempo prezioso fino a sfiancarti e darti la percezione che la rete sia una dimensione sterile e priva di contenuti interessanti. Ma in fondo sappiamo tutti bene che non è così!

Internet non è più un optional e non si può più decidere se esserci o meno, perché non esserci dentro ormai equivale quasi a non esistere. Basta pensare che anche l'eremita Gilbert, che abita dentro una roccia nell'isola di Filicudi, sa bene che senza uno smartphone con la batteria ben carica ed una buona connessione mobile, non avrebbe nessuna speranza di farcela (in fondo all'articolo troverai i link dell'intervista di Teresa Mannino a Gilbert  per "Isole incomprese" Rai Radio 2).



Internet per molte persone ha rappresentato una vera svolta, un cambiamento nello stile di vita e nella possibilità di reinventarsi. Coloro che hanno intuito quale grande vetrina rappresenta la rete, hanno già da anni investito il loro tempo per capirne le dinamiche, i pericoli e le opportunità ed oggi c'è anche chi, dotato di particolare talento e competenze, si vede offrire dai colossi della rete, una fortuna in denaro in cambio della cessione di una semplice ma geniale applicazione che magari era stata creata per il solo gusto di misurare le proprie abilità di programmatore nell'ambito della propria cerchia di amici. Quasi come vincere una super lotteria! Naturalmente non tutti possono contare su una simile fortuna, ma di certo è più facile trovare lavoro via internet che vincere un superenalotto milionario!

Perché la nostra esperienza di fruizione della rete diventi interessante e produca reali benefici, è necessario imporsi di adottare criteri razionali e una condotta disciplinata. Il mondo della rete diventa affascinante solo nel momento in cui ci decidiamo ad immergere la testa al di sotto della superficie, proprio come fa un sub che vuole esplorare le meravigliose architetture sottomarine e tutti i colori che i bagnanti da spiaggia non potranno mai vedere. Il sub è un bagnante avanzato se vogliamo, un "tipo da spiaggia 2.0"!
Certo, non tutti hanno idonee abilità per fare il sub, ma anche indossare una maschera è già un modo diverso di vivere il mare, pur rimanendo nell'acqua bassa, dove si tocca (non fraintendete!).


Così vale anche per internet dove i bagnanti standard sono coloro che trascorrono il loro tempo postando qua e la e cliccando sui "mi piace" di sconosciuti che propongono contenuti che emozionano nel bene e nel male ma che alla fine non ti danno la pagnotta.
Poi ci sono quelli che pur di mettersi in bella mostra col motoscafo, invece di esplorare il largo se ne stanno sempre vicino ai bagnanti rischiando di fare seriamente male a qualcuno. Anche questi, che l'hanno comprato a fare il motoscafo se poi se ne stanno sempre in zona balneare? Forse con un materassino gonfiabile avrebbero potuto fare la stessa cosa e con i soldi risparmiati donare qualche soldino a favore di qualche buona organizzazione che tutela i beni comuni o che fa ricerche in campo medicale. Comunque ognuno sa quali sono le terapie migliori per combattere le proprie frustrazioni.
L'esempio di questi strani scafisti mi fa pensare a come vengono spesso male amministrati i gruppi Facebook, strumenti potenti di divulgazione con un click, usati solo per promuovere se stessi, i propri interessi e i propri ideali senza badare troppo agli interessi e agli ideali di altri che spesso hanno una stretta correlazione con i propri.

In pratica, uno strumento di condivisione trasformato in un recinto per poche inconsapevoli vittime con uno o più capi supremi che sono gli amministratori, spesso pieni di se e dalle indiscusse ostentate competenze sia nell'uso degli strumenti di amministrazione sia nella "selezione" dei contenuti da postare!

Qualche mese fa, mi capitò di leggere in una sentenza civile, una frase che mi colpì e che andai ad approfondire. Oggi è proprio il caso di pronunciarla:



ETEROGENESI DEI FINI

Caro lettore, che tu sia giovane, vecchio, maschio, femmina, esperto di amministrazione di gruppi o semplice curioso della rete, fatti convincere ad indossare una maschera ed immergere anche solo metà del proprio viso nel mare, del mio progetto di "inclusione digitale" forse oggi meglio definibile "immersione digitale", per scoprire un mondo nuovo affascinante da esplorare, che potrebbe fare emergere nuove qualità e nuovi talenti e offrirti anche nuove possibilità di reinventarti  e spenderti nel mondo del lavoro.



Nel percorso di conoscenza ed educazione all'uso della rete, ogni cosa è stata studiata e modellata per poter apprezzare i benefici fin dai primi incontri. Non mancare, non perdere questo treno, oggi c'è ed è gratis perché rientra nei miei hobbies del momento, domani forse non potrai più prenderlo neanche a pagarlo perché potrebbe succedere che io non abbia più il tempo di portarlo avanti!


Intervista di Teresa Mannino all'eremita Gilbert: Parte 1 | Parte 2

Iconografia: Meccanico




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